A che punto sei?
Ripensa all’ultima volta in cui hai fatto un balzo in avanti nella tua competenza in un determinato ambito, probabilmente quello professionale, magari nella pratica di un hobby che ti appassiona o nella gestione della vita familiare.
Non sempre ci accorgiamo dei risultati che otteniamo, ma la maggior parte delle volte in cui andiamo oltre le aspettative, capita perché ci troviamo in una situazione in cui l’unico modo per risolvere un problema è elevarci a un livello superiore.
Anche Marco deve la sua rivoluzione professionale a una situazione di questo tipo: da un momento all’altro si trovò ad avere meno tempo, o meglio, a scegliere di dedicare meno tempo al lavoro. Abbandonò i vecchi schemi ed elaborò nuove abitudini che gli permettessero di mantenere i risultati di sempre - magari aumentarli, perché no - lavorando la metà.
L’obiettivo era chiaro, doveva dimezzare il tempo che dedicava al lavoro o, cambiando prospettiva, trovare il modo per produrre il doppio.
Questa sensazione di scarsità fu la prima grande rivelazione; le seguì una consapevolezza che raggiunse sul campo, nei periodi successivi.
I due concetti fondamentali della produttività
Lo studio continua ogni giorno, ma i concetti di base sono due:
- la produttività si acquisisce solo in uno stato di scarsità di tempo,
- la produttività è selettiva.
- Il primo principio l’hai di certo sperimentato nella vita di tutti i giorni, anche se forse non te ne sei accorto.
Ripensa a una di quelle giornate tranquille in cui hai solo un paio di cose da fare e prendi tutto con molta serenità. Piacevole vero? Certo, ma in quante occasioni sei arrivato alla sera senza aver fatto nemmeno quelle due cose?
Nella tua testa ti sentivi ripetere questo mantra: “Tanto c’è tempo. Tanto c’è tempo. Tanto c’è tempo.” Peccato che prima o poi il tempo si esaurisce. È una risorsa finita ed è la più preziosa perché non è recuperabile, sostituibile o ripetibile.
Ogni attimo sprecato è perduto per sempre.
Ora pensa invece a una di quelle giornate infernali in cui ti svegli al mattino con il coltello tra i denti e una lista interminabile di cose da fare.
Forse non ce la fai sempre, ma scommetto che più di una volta sei arrivato all’ora di cena con tutte le voci depennate e magari perfino qualche minuto di margine per concederti un caffè.
È successo perché, sapendo di avere poco tempo, l’hai usato al meglio.
Il trucco sta nel riuscire a replicare lo stesso livello di produttività lasciando da parte ansia e adrenalina.
Puoi ottenere risultati altrettanto straordinari in un clima di benessere e rilassatezza, se impari ad amministrare le tue risorse (tutte) al meglio.
- Il secondo principio potrebbe non esserti familiare se non sei una persona ad alta produttività, ma a Marco bastarono alcune settimane per rendersi conto che tutte le persone con cui collaborava avevano due scelte: adeguarsi a un nuovo ritmo o lasciare il campo.
La selezione fu rapida e naturale.
Chi riuscì a stare al passo rimase al suo fianco, ottenendo peraltro grandi benefici nella gestione della propria vita personale e professionale; chi non fu in grado di modificare le proprie abitudini si allontanò spontaneamente.
Tutti ebbero l’occasione di imparare qualcosa:
- proseguendo nella collaborazione, i partner appresero un modello di lavoro che poterono replicare in ogni ambito della vita;
- perdendo un’opportunità di lavoro, i refrattari al cambiamento ebbero l’occasione di riflettere sulle conseguenze di una scarsa flessibilità;
- Marco si rese conto di quali fossero le persone con cui voleva collaborare e di quanto fosse necessario, prima di impostare una partnership, verificare alcuni prerequisiti.
Il metodo ARMS
Il passaggio successivo fu trovare un modello di gestione del tempo (più che altro uno stile di vita) che fosse replicabile ed efficace.
Il metodo
Aware
Remove
Move to
Share
rappresenta il risultato della ricerca.
Vediamo una lettera per volta.
Aware significa consapevolezza ed è la qualità che sta alla base di ogni cambiamento.
Prima di prendere decisioni o compiere azioni, è necessario che tu ti renda conto di questo: ti piaccia o meno, sono le tue convinzioni ad averti condotto nel luogo in cui ti trovi adesso.
Solo una volta presa coscienza delle tue credenze e dopo aver identificato quelle depotenzianti, potrai decidere di cambiarle per alzare i tuoi standard.
Remove vuol dire togliere. Ma di cosa devi fare a meno?
Di ciò che consuma tempo, energie e concentrazione senza un valido motivo. Non tutto quello che gli altri vorrebbero farci fare è importante per noi, perciò dobbiamo imparare a fare ordine nei progetti che ci propongono e nei ruoli che ricopriamo, per scegliere di portare avanti solo quelli a cui teniamo, in linea con i nostri obiettivi di lungo termine.
Abbiamo identificato tre tipi di attività che devono sparire dalla tua agenda o dalla tua to do list:
- a minimo impatto: producono poco valore;
- a zero impatto: consumano risorse senza portare ad alcun tipo di risultato;
- deproduttive: fanno diminuire la tua produttività o quella degli altri.
Move to implica un movimento verso le priorità.
Come abbiamo detto non tutto è importante, anzi, poche cose lo sono veramente. Perciò questo passo è dedicato ad andare a fondo nei propri progetti per comprendere quale direzione prendere e cosa ottenere nel medio e lungo termine. Solo così potrai capire quali sono le tue priorità, proteggerle dalle distrazioni ed eliminare quello che ti allontana dai tuoi obiettivi.
Share è un verbo che permette di arrivare lontano.
Condividere obiettivi, risultati e progetti con colleghi, amici, familiari e consulenti ci dà la possibilità di ragionare su ciò che stiamo facendo, ascoltare un parere esterno, metterci in discussione, avere delle intuizioni, risolvere problemi e creare le condizioni migliori per dare tutto.
Dopo aver dichiarato al mondo il tuo traguardo, stai certo che farai il possibile per riuscirci.
Pur avendo compreso l’importanza di questi quattro passaggi, è possibile che non ti sia ancora chiaro come metterli in atto.
Hai due strade possibili davanti a te:
- sperimentare e sbagliare fino a quando non troverai il modo corretto di applicare questi princìpi,
- partecipare a ProdUp! per approfondire il tema e fare domande sulla tua situazione personale ai tutor presenti in aula; o quantomeno andare alla pagina con le informazioni sul corso per sapere quanto ti sarà utile.